Brescia, 12 Aprile 2003

Interrogazioni Parlamentari

INTERROGAZIONE URGENTE

AL MINISTRO DEGLI ESTERI

Premesso che:

-I figli di Tayseer Khaled (Odeh), Nadia, Fabian e Murad Odeh, cittadini italiani, denunciano l'illegalità dell'arresto del padre avvenuto il 16 febbraio scorso a Nablus da una unità speciale israeliana nonostante lo stesso goda dell' immunità diplomatica e le sue mansioni siano di carattere esclusivamente politico;

-Tayseer Khaled è membro del Comitato Esecutivo dell'OLP, e dirigente di primo piano del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (DFLP);

-La violenta irruzione all'interno dell'edificio in cui si trovava Tayseer Khaled è avvenuta durante l'ennesima invasione israeliana della città di Nablus, città autonoma palestinese, e ha comportato, oltre all'arresto di due suoi collaboratori, l'uccisione di tre civili;

-Secondo testimoni l'arresto è avvenuto con i soliti modi umilianti dell'esercito esraeliano: denudando, ammanettando e bendando i suoi collaboratori;

-L'atto è da considerarsi una palese violazione degli accordi di Oslo siglati tra il governo israeliano e l'Autorità nazionale palestinese;

-i figli di Tayseer Khaled , si trovano nella impossibilità di reperire notizie, ignorando inoltre quali siano le motivazioni che abbiano portato all'arresto del padre;

-La preoccupazione dell'interrogantederiva dal fatto che sono note le gravi condizioni di detenzione e di violazione dei diritti umaniall'interno delle carceri israeliane; inoltre Tayseer Khaled ha bisogno quotidianamente di farmaci che non risultano in suo possesso;

Si chiede:

se il Ministro non ritenga di intervenire urgentementepresso il governo israeliano, attraverso i rapporti diplomatici esistenti tra i due paesi, per assumere informazioni sulle condizioni di detenzione del signor Tayseer Khaled;

se non ritenga opportuno sollicitare il governo israeliano all'immediata scarcerazione del detenuto nel rispetto della immunità diplomatica di cui gode Tayseer Khaled tenuto conto anche delle precarie condizioni di saluto in cui versa e del legittimo timore per la sua incolumità che i figli italiani stanno provando.

Sen. Gigi Malabarba

Roma, 20 Febbraio 2003

Oltre a questa interrogazione sono state fatte altre firmate dai Senatori: Tana De Zelueta, Daria Bonfietti e Nucio Iovone(DS), Francesco Martone(Verdi), Achille Occhetto(Misti) secondo i quali Tayseer Khaled è rimasto vittima di un rastrellemanto dell'esercito israeliano che ha denudato, ammanettato e bendato i prigionieri secondo modi stigmatizzati da Amnesty International, Croce Rossa e Unione Europea, i Senatori hanno chiesto al Ministro Frattini e all'Esecutivo "se non ritenga opportuno promuovere a livello della U.E. e di comunità internazionale iniziative per riportare la massima attenzione sul conflitto israelo-palestinese.

Interrogazione Parlamentare degli Onorevoli Tolotti e Del Bono

Gli onorevoli Tolotti e Del Bono al ministro degli esteri Frattini

CASO TAYSEER KHALED ODEH

URGENTE

Caso Tayseer Khaled Odeh:

i parlamentari bresciani del centrosinistra Franco Tolotti ed Emilio Delbono hanno presentato un’interpellanza urgente al Ministro degli Esteri Franco Frattini affinché venga fatta piena luce sull’arresto del dirigente di primo piano del Fronte democratico per la liberazione della Palestina (FDLP) e dell’OLP. Evidenziano Tolotti e Delbono: “Da alcuni giorni i sigg. Murad, Fabian e Nadia Odeh, cittadini italiani e studenti a Brescia, manifestano viva preoccupazione per la sorte e lo stato di salute del padre, Tayseer Khaled “Odeh”, dirigente politico di primo piano del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina e membro del Comitato Esecutivo dell’Autorità Nazionale Palestinese, arrestato dall’esercito israeliano nel corso di una incursione nella città di Nablus in Cisgiordania (facente parte dei territori posti sotto il controllo dell’ANP)”.

L’arresto – proseguono i due parlamentari bresciani del centrosinistra – è avvenuto il 16 febbraio 2003 nel corso di una “operazione” che è costata la vita a tre palestinesi e si è svolto, a quanto riferiscono testimoni oculari, con modalità umilianti e lesive della dignità umana di Tayseer Kaled e dei suoi due collaboratori arrestati con lui. L’arresto sembra configurare una chiara violazione degli accordi di Oslo siglati tra governo israeliano e ANP, oltre a non avere riguardo dell’immunità diplomatica di cui dovrebbe godere Tayseer Kaled.”  Tolotti e Delbono ricordano come “a tutt’oggi i figli di Tayseer Kaled sono all’oscuro delle motivazioni dell’arresto del padre e denunciano la scarsità di notizie relative alla sua condizione e al suo stato di salute (il padre abbisogna di specifici medicinali)” e che “in data 25 febbraio il suo avvocato ha affermato che nel carcere di Betehtekva Tayseer Kaled ‘viene sottoposto a torture di vario tipo, insultato e picchiato e non gli vengono date le medicine di cui ha bisogno’ ”.

Per questi motivi, e al fine di fare piena luce sull’intera vicenda, Tolotti e Delbono chiedono al Ministro Frattini “se non ritenga di intervenire con estrema urgenza presso il governo israeliano per assumere informazioni sulle condizioni di detenzione e di salute di Tayseer Kaled, così da dare risposte efficaci alle preoccupazioni dei figli, cittadini italiani” e, contestualmente, “se non ritenga opportuno verificare l’eventuale violazione da parte del governo israeliano del contenuto degli accordi di Oslo, con particolare riguardo al tema dell’immunità diplomatica di cui dovrebbe godere Tayseer Kaled”. Brescia, 27 febbraio 2003

Interrogazione di Merez - (Partito Israeliano)

è la traduzione del comunicato inviatomi da una collaboratrice di mio padre,

Specifico che nel testo troverete i seguenti termini:

Meretz: partito israeliano;

Al-quds: quotidiano palestinese;

shabah: tortura che prevede l'utilizzo di una barra di metallo alla quale viene legato l'interrogato obbligandolo così a stare per ore con le braccia in alto e sulle punte dei piedi;

Keneset: parlamento israeliano

Meretz chiede chiarimenti al ministro della difesa israeliano riguardo all'arresto di Tayseer Khaled.

Israele continua ad isolare Tayseer Khaled e a non permettere l'incontro con il suo avvocato

Al-quds: Un portavoce del gruppo dei difensori di Tayseer Khaled, membro del comitato esecutivo dell'OLP, e membro dell'ufficio politico del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina, ha espresso tutta la sua preoccupazione riguardo al fatto che le autorità israeliane continuino a tenere prigioniero Khaled e ad isolarlo e ad impedirgli di incontrare gli avvocati ed i parenti, nonostante le loro ripetute richieste; ciò conferma le intenzioni delle autorità israeliane di nascondere la verità riguardo al duro trattamento riservato al leader palestinese durante il suo interrogatorio nel carcere di Petah-tikva.

Il portavoce ha fatto notare come le direttive della direzione del centro di interrogatorio e degli organi di sicurezza siano quelle di anientare i suoi avvocati inventandosi scuse inesistenti cercando così di impedire al suo avvocato Raid Mahammid di incontrarlo per la terza volta consecutiva questa settimana. Mahammid è l'unico che sia riuscito ad incontrare Khaled dal giorno del suo arresto, avvenuto due settimane fa, ha riportato che Khaled sta subendo un durissimo trattamento, gli vengono inflitte le peggiori torture, tra le quali il famoso Shabah e viene percosso sulla colonna vertebrale in continuazione fino allo sfinimento. Mohammid ha inoltre riferito che Khaled ha sottolineato di aver avuto un interrogatorio di tipo politico e che i servizi preposti all'interrogatorio hanno minacciato l'espulsione sua e di tutta l'autorità palestinese, chiamando l'operazione "transfer politico". Khaled ha puntualizzato la sua ferma volontà nel respingere qualsiasi accusa che gli sia rivolta, confermando che l'Intifada e la resistenza sono la naturale risposta di tutto il popolo palestinese all'occupazione e ai crimini del governo di Sharon.

Khaled manda i suoi saluti ad Arafat e a Naief Hawatmeh, segretario dell'FDLP, nell'anniversario della sua fondazione, a tutti i compagni del popolo palestinese, a tutte le associazioni per il diritto che si battono per i diritti umani e per la causa palestinese. I parenti hanno informato che le autorità israeliane si sono rifiutate di far pervenire le medicine a Tayseer Khaled, nonostante l'intervento di associazioni umanitarie, medicine delle quali ha stretta necessità. Tra le prese di posizioni riguardo all'arresto di Khaled, c'è quella di Zahafa Galeon, presidente del partito Meretz nel Keneset: un'interrogazione al ministro della difesa israeliano, nella quale si chiedono le motivazioni dell'arresto di Khaled, e si chiede di garantire la sua incolumità.

Grazie della collaborazione
Murad,Fabian e Nadia Odeh
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